Nuove opportunità di diversificazione e una crescente attenzione degli investitori istituzionali stanno ridefinendo il mercato degli ETC, strumenti finanziari che replicano l’andamento di materie prime e asset sottostanti. Le ultime tendenze vedono un incremento nell’offerta di ETC tematici, con prodotti focalizzati su metalli rari, energie rinnovabili e materie prime strategiche, rispondendo all’interesse verso la transizione energetica e la sostenibilità. Le piattaforme di trading digitali hanno semplificato l’accesso a questi strumenti, rendendo più trasparente la composizione dei portafogli e ampliando la possibilità di investimento anche a piccoli risparmiatori. Parallelamente, le recenti innovazioni normative europee puntano a garantire maggiore sicurezza e liquidità, favorendo la crescita di ETC con copertura valutaria e strategie integrate di gestione del rischio. L’attenzione alla sostenibilità si riflette anche nell’emergere di ETC ESG, che selezionano materie prime secondo criteri ambientali e sociali. In questo scenario in rapida evoluzione, conoscere le nuove dinamiche è essenziale per chi vuole investire in ETC in modo consapevole e aggiornato.

Investire in ETC conviene? Cosa sono gli Exchange Traded Commodities (ETC)? Quali sono le loro principali caratteristiche che li distinguono rispetto ad altri asset? Tra le valide alternative e strumenti finanziari da valutare per investire ed ottenere un rendimento sul capitale risparmiato, gli ETC rappresentano un asset “ibrido” di crescente interesse su cui puntare per il 2022.

Dove sono negoziati gli ETC e come è possibile acquistarli? Quali sono i vantaggi per i risparmiatori e trader che decidono di investire su questi contratti derivati? Sono tutti validissimi quesiti a cui occorre dare una risposta ad hoc per capire l’effettiva convenienza nell’investire sugli ETC.

ETC: cosa sono?

Gli Exchange Traded Commodities o ETC sono strumenti finanziari derivati o “ibridi” che vengono emessi a fronte dell’investimento diretto del soggetto emittente (di solito una banca) in materie prime fisiche (c.d. ETC physically-backed) o in contratti derivati su materie prime.

La loro quotazione è correlata direttamente o indirettamente all’andamento dell’asset sottostante rappresentato dalle materie prime soft o hard.

Come i vicini “parenti” Exchange Traded Fund (ETF), gli ETC sono un tipo di fondi d’investimento che appartengono agli ETP (Exchange Traded Products), ovvero agli strumenti finanziari a indice quotati.

Non sono fondi comuni d’investimento e le principali caratteristiche ascrivibili agli ETF ed agli ETC sono:

  • gestione passiva
  • quotazione sul mercato borsistico con le stesse modalità di titoli azionari e obbligazionari.

Sono strumenti finanziari ibridi perché consentono di investire su materie prime o panieri di merci, venendo definitivamente ad ampliare le opportunità d’investimento per i trader e i risparmiatori.

Investire in ETC: Vantaggi per i risparmiatori

Oltre a consentire ai trader ed ai risparmiatori di diversificare il rischio e di ampliare le proprie strategie di investimento, gli ETC permettono di prendere posizione su di una singola materia prima (sia soft che hard come l’oro, il greggio, lo zucchero, il cotone, etc.).

La gamma di materie prime replicata dagli ETC è molto ampia e si estende ai loro indici: ciò consente di diversificare il rischio e permette al risparmiatore di “scommettere” sull’andamento positivo di una singola materia prima o su un pool di commodities.

Grazie alla negoziazione in Borsa tali strumenti finanziari ibridi consentono un’ampia flessibilità di utilizzo, rendendoli asset su cui puntare sia se si vuole investire nel breve termine sia se si vuole puntare al medio-lungo termine.

Inoltre, gli ETC possono essere venduti allo scoperto (“short selling”) puntando al ribasso della loro quotazione oppure possono essere posizionati con effetto leva.

Un altro punto di vantaggio per il risparmiatore che decide di investire sugli ETC è quello di poter accedere al mercato delle materie prime ad un costo molto contenuto.

Modalità di investimento sugli ETC

I trader che vogliono investire sugli ETC possono optare per le seguenti modalità di seguito ascrivibili:

  • contratti finanziari derivati con asset sottostante rappresentato da una materia prima (Alluminio, Caffè, Rame, Granoturco, Cotone, Benzina, Oro, Olio Combustibile, Petrolio Brent, Argento, Olio di Semi di Soia etc.);
  • ETC su indici legati a pool omogenei di materie prime (Prodotti Agricoli, Bestiame, Metalli Preziosi, etc.);
  • ETC su indici forward di commodities;
  • ETC su indici globali di commodities.

Occorre ricordare che gli ETC sono negoziati sulla Borsa di Milano nel mercato ETFplus nel segmento METC.

Investire in ETC si conferma una soluzione sempre più apprezzata da chi desidera accedere in modo diretto e trasparente al mercato delle materie prime, sfruttando strumenti liquidi e versatili negoziabili come le azioni. Gli ETC offrono flessibilità operativa, costi contenuti e la possibilità di adottare strategie diversificate, anche grazie a funzionalità come short selling e leva finanziaria, che li rendono adatti sia a investitori esperti sia a chi si avvicina per la prima volta a questi asset. La negoziazione su mercati regolamentati come ETFplus garantisce trasparenza e sicurezza, mentre la natura ibrida degli ETC permette di rispondere in modo dinamico alle evoluzioni dei mercati globali. Queste caratteristiche ne fanno uno strumento da valutare attentamente all’interno di un portafoglio ben bilanciato, soprattutto in un contesto in cui la diversificazione resta uno degli obiettivi principali per la gestione del rischio. Per chi desidera ampliare le proprie conoscenze o valutare le migliori opportunità, è consigliabile approfondire ulteriormente il funzionamento degli ETC e confrontare le diverse soluzioni disponibili, così da costruire una strategia d’investimento aggiornata e in linea con le proprie esigenze.

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *