Investire su una startup è conveniente? Una domanda che ti sarai fatto data la continua crescita di questo settore, anche in un momento d’incertezza economica. Infatti, se vai ad osservare i dati del numero di nuove aziende innovative, sono molto interessanti.
Basta considerare che a livello mondiale sono 936 le start-up che hanno superato un miliardo di dollari di capitalizzazione, un valore che può far suscitare interesse e anche tante domande. Basta che consideri che in America, dal 2018, sono stati utilizzati più di 770 miliardi di dollari in start up. L’Italia e l’Europa seguono a ruota con progetti altrettanto innovativi, anche se con una maggiore difficoltà di successo.
Se ti domandi come investire e quali possano essere le idee da seguire, leggendo il nostro articolo avrai tutte le informazioni necessarie. Vediamo insieme come puoi ampliare le tue prospettive di guadagno e il tuo patrimonio con l’innovazione delle start up.
Investire in startup: definizione

Cos’è una start up? Le definizioni sono diverse. Infatti, con questo termine si identifica una società di recente formazione, con una storia di meno di due anni. In altri casi si utilizza la parola start up per definire un’impresa di piccole dimensioni, ma con un’impronta sull’innovazione.
Inoltre, per alcuni economisti, sono strutture societarie finalizzate alla crescita e quindi sono considerate come delle organizzazioni temporanee che hanno delle precise caratteristiche.
Infatti, ciò che accomuna le start up è di essere delle imprese proiettate nel futuro, ovvero la fase embrionale di un’azienda che si sta evolvendo. Se avrà successo potrà determinare cambiamenti sul mercato, attraverso l’innovazione e introducendo un business model di nuova generazione.
Ricapitolando, una start up deve avere:
- una storia aziendale recente;
- essere improntata all’innovazione;
- avere precise caratteristiche nel suo business.
Le caratteristiche di una start up

Come hai notato, le definizioni sono diverse, ma tutti i principali studiosi di economia – da Paul Graham a Eric Ries – concordano nel considerare una start up un’azienda o un’organizzazione progettata con specifiche caratteristiche.
Vediamo quali:
- innovazione;
- replicabilità;
- temporaneità;
- scalabilità.
Innovazione
Una start up, per essere definita tale, deve improntare il suo business model sul concetto di innovazione. Ciò significa che si potranno offrire servizi e strumenti completamente nuovi, oppure soluzioni originali e vantaggiose per attività già esistenti. Infatti, l’innovazione tende a semplificare un processo rendendolo quindi economico, accessibile a tutti e soprattutto vantaggioso. Un esempio sono quelle società che hanno posto attenzione alla finanza online, con la creazione di servizi Fintech finalizzati a semplificare i processi di pagamento e la gestione personale quotidiana.
Replicabilità
Replicare è un termine che identifica la possibilità di riprodurre un qualcosa nel tempo. Nel settore economico la replicabilità farà riferimento al business model della start up. Infatti, partendo da un utilizzo limitato, l’idea dovrà essere applicata anche su un mercato più ampio e in diversi momenti temporali, oltre a funzionare sulle varie aree geografiche.
Temporaneità e scalabilità
La temporaneità di una start up è un concetto che fa riferimento all’evoluzione che caratterizza questa tipologia di società. Infatti, il termine start up identifica la fase iniziale di una crescita aziendale, con la raccolta fondi e lo sviluppo del business model. Il fine sarà quello di trasformare questa struttura temporanea in un’impresa solida e di successo. Per questo l’innovazione deve permettere un futuro incremento delle attività aziendali e non una fossilizzazione. Questo concetto è strettamente collegato a quello di scalabilità, ovvero la capacità della start up di evolversi in un tempo ridotto e con delle risorse limitate. Il successo: è nell’idea innovativa.
Come investire in start up

Oggi investire in una start up è un’operazione accessibile a tutti. Infatti, potrai farlo anche se disponi di una somma liquida ridotta, ma vuoi diversificare le tue opportunità per ampliare i risparmi o il tuo portafoglio titoli.
Come è possibile? La tecnologia e il web ti offrono diverse soluzioni. Non dovrai andare alla ricerca di queste società, ma grazie a Internet potrai conoscere subito quali sono le aziende più interessanti e gli strumenti che potrai impiegare.
Le opportunità di investire sono tre:
- crowdfunding;
- venture capital;
- business angel.
1) Crowdfunding

Il termine crowdfunding può essere letteralmente definito come raccolta fondi. È un sistema attraverso cui una start up ricerca i capitali iniziali per dare il via al suo progetto innovativo e per ampliarlo.
La raccolta fondi potrà continuare per tutta la fase di evoluzione dell’azienda. Il concetto di crowdfunding è abbastanza semplice. Infatti, potrai partecipare al progetto di una start up insieme ad altri investitori, acquisendo una partecipazione in base all’importo che vuoi destinare a questa operazione finanziaria.
In questo modo, avrai la possibilità di entrare in una start up anche se disponi di poca liquidità. Come funziona il crowdfunding? Le alternative sono due:
- lending crowdfunding;
- equity crowdfunding.
Con il lending crowdfunding potrai prestare del denaro alla nuova società che si sta sviluppando al fine di farlo utilizzare per la sua crescita. Per tutto il tempo riceverai un interesse in percentuale all’importo investito. Ben diversa è la situazione delle equity crowdfunding. In questo caso sarai legato alle sorti della start up, dato che otterrai un guadagno nel momento in cui si realizza il progetto.
2) Venture Capital

In questo caso potrai investire su una start up, ma in modo diretto. Infatti, il tuo denaro non sarà versato nelle casse della nuova azienda, ma acquisirai una posizione in dei fondi di investimento, oppure in società specializzate.
Queste ultime diventano degli investitori istituzionali delle start up, subentrando nel loro capitale sociale. Il rischio è minore e in proporzione dovrai considerare anche degli utili ridotti.
3) Business Angel

Potrai diventare anche un business angel, ovvero un finanziatore che decide di puntare sul successo delle start up, investendo il suo denaro nel progetto. Sono molto ricercati dalle aziende in fase di crescita, soprattutto nei primi momenti di lancio.
Infatti, permettono all’organizzazione di avere accesso a un’alta liquidità, indispensabile per affrontare un mercato competitivo come quello moderno. Devi però considerare che è una tipologia di investimento sulle start up che limita le tue opportunità. Avrai necessità di disporre di capitali importanti al fine di entrare nelle quote del capitale sociale dell’azienda.
Investire in start up americane

Il mercato americano si prospetta essere sempre avanti nell’innovazione e, anche in un momento di difficoltà come quello collegato alla pandemia, ha visto una crescita nel settore delle start up.
Nel 2021 si è investito in queste tipologie di aziende per oltre 300 miliardi. Un aumento del doppio rispetto ai 167 miliardi del 2020. Per alcuni economisti vi è una vera e propria corsa degli investitori verso le start up, considerate come una forma di investimento redditizia e, soprattutto, a breve e medio termine.
Un dato che può essere rafforzato dagli oltre 770 miliardi investiti negli ultimi quattro anni. I settori di maggior interesse sono quelli collegati alle intelligenze artificiali, alle criptovalute e alla finanza decentralizzata. Inoltre, una percentuale consistente di start up ha come oggetto la creazione di sistemi di logistica innovativi, oppure gli e-commerce.
Infine, l’avvento della pandemia ha portato anche a un impulso enorme nel settore collegato alle blockchain, alle biotecnologie, fino ad arrivare allo spazio. Nella tabella seguente abbiamo inserito i nomi di alcune delle migliori start up del 2021 su cui può essere utile investire.
Start up | Settore | Innovazione |
1. Hiya | Telecomunicazioni | Identificazione dei numeri telefonici |
2. Bestow | Assicurazioni vita | Acquisto e utilizzo polizze online |
3. Databrick | Software | Gestioni dati |
4. Petal | Finanza | Apprendimento automatico sulla finanza personale |
5. Waymark | Sicurezza sanitaria | Permette la sincronizzazione degli operatori sanitari |
6. Instacart | Consegne delivery | Semplifica la consegna casa di alimenti |
Investire in start up in Italia

E in Italia? Il mercato delle società innovative sembra non risentire della fase di instabilità economica. Secondo i dati delle MISE, nel 2021 si è avuta una crescita del 3,6% con 540 nuove startup, raggiungendo quota 1.540, rispetto al 2020.
Anche se questo dato sembra confortante, se lo si confronta con altre realtà, tra le quali il mercato americano, è inevitabile una constatazione: in Italia il settore è ancora indietro, ma ci sono esempi di successo
Infatti, anche se il numero di start up create è in aumento, quelle che riescono a ottenere il successo e passare alla fase successiva del mercato sono poche. Basta considerare che solo il 46% delle start up italiane riesce a raggiungere un bilancio in utile entro i primi due anni, rispetto al più del 70% di quelle americane. La digitalizzazione e l’aumento dell’utilizzo del web da parte dei consumatori ha portato però a nuovi spazi, con un possibile sviluppo già da quest’anno.
I comparti più interessanti sono quelli dei servizi digitali di impresa con il 75% di nuove start up, mentre il 16% si rivolge alle grandi industrie e solo un 3% al commercio. Vediamo quali sono le migliori start up del 2021 e le opportunità che si prospettano per il 2022.
Le migliori start up in Italia nel 2021
Nella seguente tabella abbiamo inserito le 8 start up che hanno ottenuto un elevato riscontro da parte degli investitori nel 2021. Infatti, sono entrate nella classifica grazie alla loro innovazione, ma anche per i capitali ottenuti al fine di sviluppare le loro idee.
Start up | Sede | Settore | Innovazione |
1. Satispay | Milano | tecno finanza | Pagamenti digitali e cashback |
2.Uala | Milano | Information Technology | Ricerca saloni di bellezza |
3. Brumbrum | Milano | auto | Gestione di auto usate |
4. BuddyFit | Milano | benessere | Corsi online per il fitness |
5. Credimi | Milano | Servizi finanziari | Semplificazione dell’accesso al credito |
6. Wanderio | Roma | Viaggi e turismo | Migliora la scelta di un viaggio |
7. Lubenda | Roma | Internet | Servizi per la privacy |
8. Life Learning | Pescara | Insegnamento online | Semplifica la formazione professionale |
1. Satispay

L’innovazione di Satispay è quella di aver fornito un’app che permette di semplificare gli acquisti e ottenere anche vantaggi economici. Infatti, si fonda sul concetto di cashback, un qualcosa presente anche nelle migliori carte virtuali.
Infatti, ogni volta che effettui un acquisto con i partner di Satispay otterrai un ritorno economico in percentuale. Potrai poi utilizzare questo credito in ogni momento per nuovi acquisti. La piattaforma combina sicurezza per i pagamenti e una gestione attenta del tuo denaro, attraverso un sistema di versamento automatico con somme che potrai impostare.
2.Uala

Ciò che rende una start up tale è la possibilità di semplificare un particolare processo o una qualcosa di già esistente. Uala è nata per farti individuare in pochi passi il salone di bellezza più vicino.
Molto utile se ti trovi lontano da casa e hai necessità di un trattamento estetico. Inoltre, tramite l’applicazione avrai l’opportunità di prenotare il tuo appuntamento in modo da guadagnare tempo. Il tutto ottenendo anche dei vantaggi economici.
3. Brumbrum

Passiamo al settore delle auto con Brumbrum, una start up che ha reso l’accesso al mercato dei veicoli usati sempre più semplice e diretto. È una piattaforma che ha permesso l’incontro tra venditore, concessionari e compratori, dato che chiunque può registrarsi e cercare l’auto che desidera.
Potrai mettere anche il tuo annuncio, il tutto in pochi passaggi. Sin dall’inizio ha ottenuto una grande fiducia degli investitori, con un primo round di finanziamenti di 100 milioni di euro e uno successivo di 65 milioni. Oggi è tra le applicazioni più utilizzate nel mercato delle auto usate e quelle a km zero.
4. BuddyFit

Una start up che ha ottenuto un enorme successo soprattutto in questi mesi di pandemia. L’idea? Creare un sistema di corsi online di fitness, per offrirti la possibilità di allenarti sempre e comunque da casa o in ufficio.
BuddyFit ha avuto l’appoggio di personaggi importanti che hanno svolto ruoli di ambasciatori, come Diletta Leotta e Zlatan Ibrahimovic. Oggi sono presenti più di 500 corsi, suddivisi in categorie e in gradi di intensità. Inoltre, sarà possibile fare lezioni live, oppure seguire quelle preregistrate. Una società che negli ultimi mesi ha chiuso un nuovo finanziamento di 5 milioni di euro per portare l’idea all’estero.
5. Credimi

L’acceso al credito è un fattore indispensabile per le aziende, soprattutto nei momenti di crisi economica. La start up Credimi ha puntato nell’offrire un sistema semplificato per gli imprenditori che hanno necessità di ottenere un finanziamento. Basterà registrati e potrai effettuare la domanda di un prestito online.
Potresti pensare che non sia una novità rispetto ai servizi offerti dalle migliori banche online. Ciò che rende questa start up tra quelle più utilizzate dalle piccole e medie imprese è la possibilità di avere diverse soluzioni per accedere a un prestito proposto dal team di Credimi, in base al proprio profilo aziendale, oltre a un risparmio.
6. Wanderio

Scegliere la destinazione per il proprio viaggio con Wanderio è semplice, economico e soprattutto divertente. L’idea nasce da un gruppo di imprenditori specializzato nel settore del turismo, al fine di offrire un sistema attraverso cui programmare ogni aspetto delle tue vacanze.
Avrai a accesso a un serie di servizi che facilitano ogni tua scelta: dai biglietti alla pianificazione delle tappe, dalla prenotazione dell’albergo, fino ai consigli su come vestirsi e sulle normative da rispettare.
7. Lubenda

Il rispetto delle privacy e la salvaguardia delle informazioni che ottieni attraverso i cookie sono aspetti determinati se vuoi gestire un sito Internet o qualunque attività online. Lubenda permette di semplificare tutti questi processi.
Infatti, avrai un sistema a 360° attraverso cui potrai controllare:
- i cookie;
- il sistema di generazione della normativa sulla privacy;
- i termini e le condizioni dei servizi;
- le tipologie di lingue.
Con la diffusione di un numero crescente di blog e siti privati, Lubenda ha ottenuto un profondo riscontro da parte degli utenti, grazie alla sicurezza e a rendere più semplice l’utilizzo di queste informazioni.
8. Life Learning

Il settore dell’educazione digitale ha ottenuto un boom durante la fase di lockdown e continua a essere una soluzione ideale per rendere la formazione professionale sempre più completa e, soprattutto, accessibile a tutti.
Life Learning è una piattaforma di edu-tech che ti permette di accedere a nuove opportunità professionali ottenendo certificazioni, approfondendo le tue competenze e venendo guidato nelle scelte che possono essere più vantaggiose per la tua attività.
Le start up italiane da osservare per il 2022
La pandemia non ha fermato la crescita delle start up e, il 2022, si prospetta altrettanto ricco di nuove società anche se l’inizio di quest’anno sembra essere molto incerto per l’economia dei mercati. Quali sono quelle da tenere sotto controllo? Nella tabella seguente abbiamo inserito alcune delle start up più promettenti.
Start up | Settore | Innovazione |
1. Altilia | Intelligenza artificiale | Semplificare i processi con la pubblica amministrazione |
2. Mia Platform | Internet e tecnologia | Creazioni di piattaforme cloud |
3. Newcleo | Natura e ambiente | Soluzioni per l’energia |
4. Sinergy Flow | energia | Produzione di batterie a base di zolfo e non inquinanti |
5. Sode | consegne | Consegna con formazione per i rider |
Investire in start up: i pro e i contro
Perché scegliere di investire nelle start up? I vantaggi sono diversi, sia per ciò che riguarda l’incremento dei tuoi risparmi, sia per gli aspetti fiscali.
Vantaggi | Svantaggi |
Crescita esponenziale | Rischi elevati |
Possibilità di profitti alti | Volatilità del mercato |
Diversificazione del tuo portafoglio | Poca liquidità |
Agevolazioni fiscali | |
Contributo all’innovazione | |
Capitale iniziale variabile |
Il primo aspetto da considerare è quello economico. Infatti, investire in una start up può portare degli utili elevati se l’idea ha successo. Inoltre, potrai ottenere dei profitti alti che si determinano in un tempo piuttosto breve, dato che nel giro di massimo 12-24 mesi si avrà un risultato dell’attività dell’azienda.
A questo devi aggiungere che investire il tuo denaro nelle start up può essere un buon modo per equilibrare il tuo portafoglio azionario, soprattutto in un momento in cui le borse sono in crisi o incerte. Altro aspetto da considerare è che, grazie alle piattaforme di crowdfunding, avrai la possibilità di utilizzare anche un capitale ridotto.
Investire in start up: detrazioni

Un discorso a parte deve essere fatto per quanto riguarda l’aspetto fiscale. In particolare, in Italia, al fine di dare una spinta alla creazione di nuove start up, sono state disposte una serie di agevolazioni economiche sugli investimenti in questo settore.
Ecco quale sono quelle principiali:
- detrazione imposta IRPEF: potrai disporre di una riduzione fino al 30% per le operazioni in quanto persona fisica, se effettui un investimento fino a un massimo di 1 milione di euro;
- detrazione IRES: otterrai una riduzione del 30% se invece operi in quanto imprenditore o responsabile di una società;
- tassazione ridotta: per gli investimenti fino a 100.000 euro, avrai una detrazione del 50% dell’imposta se sei una persona fisica.
I rischi di investire in start-up

Investire sulle start up comporta anche una serie di rischi che dovrai valutare. Infatti, una recente statistica ha dimostrato che il 90% delle start up non riesce a ottenere utili nel primo anno.
Di queste un buon 50% dopo i primi 24 mesi fallisce. Quindi, investire su queste società vuol dire non disporre di garanzie sul tuo capitale. Inoltre, il loro successo è collegato all’idea di business su cui si basano e alla semplificazione di una specifica attività.
Ciò rende le previsioni di crescita difficili su un loro futuro successo. Infine, in caso di necessità, non avrai la possibilità di trasformare il capitale che hai investito in liquidità, dato che dovrai trovare un altro investitore che sia intenzionato a subentrare al tuo posto.
Investire in start up: conviene?
La risposta a questa domanda è positiva, dato che come hai letto nel nostro articolo le idee di successo vi sono anche nel settore italiano. Infatti, la pandemia ha portato a una nuova spinta nell’ambito di questo mercato, offrendoti diversi spazi.
Prima di investire dovrai però fare attenzione su quali siano le caratteristiche di queste nuove aziende, dato che non avrai la possibilità di visionare una cronistoria dei loro andamenti economici.
Inoltre, la convenienza di scegliere una start up è collegata anche alla possibilità di operare con capitali ridotti, utilizzando un sistema come quello del crowdfunding. In particolare, grazie a queste piattaforme avrai una valutazione obiettiva dell’azienda, oltre all’opportunità di controllare in ogni momento l’andamento dell’investimento.
Investire in start up: domande frequenti
Sì, avrai la possibilità di investire nelle start up utilizzando una piattaforma di crowdfunding oppure una società di Venture Capital, o diventando un business angel.
Leggendo il nostro articolo potrai scoprire quali sono le start up del 2021 che hanno ottenuto un relativo successo e le migliori start up del 2022 su cui investire.
Investire nelle start up ti offre diverse opportunità di incrementare il tuo risparmio, ma dovrai considerare anche i relativi rischi.