Investire negli ETF può essere un’opportunità? È una domanda che ti sari posto dato che questo acronimo identifica un particolare strumento finanziario, gli Exchange Traded Funds, considerati una valida opportunità per diversificare il tuo portafoglio.
Comparsi sui mercati europei nel 2002, gli ETF sono diventati tra gli investimenti più ricercati. In particolare, sono adatti sia se vuoi operare con una strategia a medio e breve termine, sia se desideri ottenere un rendimento nel tempo. Oggi le migliori piattaforme online come eToro ti offrono tantissime opportunità di acquistare un ETF. Infatti disporrai di diversi settori: dalle materie prime alla tecnologia, dal green alle carni alternative, fino alla robotica.
Se ti stai domandando quali siano le caratteristiche degli ETF e i vantaggi che puoi ottenere investendo su di essi, sei nel posto giusto. Abbiano realizzato una guida completa con tutte le informazioni più utili per conoscere come operare con questo strumento finanziario senza rischi.
Cosa sono e come funzionano gli ETF

La definizione di ETF è quella di un fondo di investimento a gestione passiva che replica un asset sottostante in maniera sintetica o fisica. Andiamo a semplificare le sue caratteristiche.
Gli Exchange Traded Funds fanno parte dei fondi di investimento, ovvero sono dei prodotti finanziari costituititi al loro interno da una serie di altri elementi. Infatti, in un fondo potrai trovare:
- azioni;
- obbligazioni;
- indici;
- materie prime.
Quindi, l’andamento di un fondo, non è determinato da un solo titolo, ma dalla media del paniere di elementi da cui è composto. Ciò vuol dire che otterrai una maggiore stabilità e un rischio minore. Nel caso degli ETF si replicherà l’andamento di un particolare asset o di un indice. Ciò significa che il valore dell’ETF corrisponderà esattamente a quello del prodotto sottostante.
Per esempio, se operi sul FTSE MIB l’andamento degli Exchange Trade Funds rifletterà il numero di punti di questo indice. Investire negli ETF implica il riferimento a un asset sottostante, identificato con il termine replica. Questa potrà essere di due tipi:
- fisica: in questo caso si farà riferimento all’intero paniere di titoli presenti nel fondo sottostante;
- replica sintetica: verrà riprodotto solo l’andamento di un certo numero di asset. Quindi, il valore degli ETF potrà discostarsi da quello del fondo.
Come si crea un ETF

Ricapitolando, un ETF ha le seguenti caratteristiche:
- appartiene alla categoria dei fondi di investimento;
- riproduce l’andamento di un asset sottostante;
- potrà avere due tipologie di replica;
- ha una gestione passiva.
Analizziamo questo ultimo elemento, indispensabile per comprendere come investire su un ETF. L’Exchange Traded Fund viene emesso da una società, chiamata società di gestione, con la possibilità di investire il denaro su una serie di asset.
Si parlerà di:
- gestione attiva;
- gestione passiva.
Nel primo caso, la società di gestione di un fondo ha piena libertà di inserire al suo interno qualunque tipologia di prodotto finanziario. Ciò comporta una certa variabilità nel rating di rischio, dato che nell’ETF potranno essere inseriti anche degli asset molto volatili.
Invece, la gestione passiva ti offre maggiori garanzie. Cosa significa questo termine? La società di gestione potrà investire il denaro solo su prodotti che riflettono la natura del fondo stesso. In questo modo quando investi in un ETF sulle materie prime, saprai che al suo interno saranno presenti solo azioni di società che fanno riferimento a questo settore. Lo stesso vale se vuoi puntare sulla green economy, o sull’automotive, o sulla robotica.
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Come investire sugli ETF

Dove conviene acquistare gli ETF? La digitalizzazione e Internet hanno ampliato le tue possibilità di investimento. Infatti, un tempo l’unica opportunità era quella di rivolgerti a un consulente finanziario o recarti in una banca e decidere di puntare sugli ETF.
Un qualcosa che ti richiedeva tempo, non ti offriva sicurezze, dato che il controllo era indiretto e soprattutto avevi una libertà limitata. Infatti, non tutti gli istituti di credito o i consulenti prevedevano tra i loro strumenti finanziari gli ETF.
Oggi, grazie al web, avrai la possibilità di acquistare gli Exchange Traded Funds sul NYSE, al NASDAQ, sulla Borsa italiana o sui principali mercati europei, utilizzando:
- piattaforme di risparmio gestito;
- broker online.
Tra le soluzioni in cui si combina economicità e una gestione vantaggiosa puoi considerare l’utilizzo di una piattaforma di risparmio gestito. Grazie ad essa avrai tutte le ultime tecnologie Fintech che ti permettono di scegliere l’ETF più adatto alle tue necessità, rispecchiando il tuo profilo di investitore. Se vuoi approfondire come funziona il risparmio gestito, potrai consultare la nostra guida sulla piattaforma MoneyFarm.
Invece, se vuoi avere piena autonomia dei tuoi soldi e la libertà di scegliere su quale dei migliori ETF operare, altra opportunità è quello di utilizzare una delle migliori piattaforme di trading online. Grazie a un broker riconosciuto, avrai la possibilità di investire in sicurezza e soprattutto disporrai di diverse tipologie di prodotti finanziari, tra i quali un numero ampio di ETF.
Come scegliere un ETF?

Gli ETF si presentano come strumenti in cui si combina un rischio variabile, ma basso, la possibilità di investire capitali ridotti e un rendimento elevato. Tutti fattori che hanno portato allo sviluppo di un numero impressionate di Exchange Trade Funds.
Nei paragrafi successivi ti abbiamo fornito alcune tabelle di quelli che sono considerati i migliori fondi a gestione passiva. Di seguito ti indichiamo quali sono i principali parametri che devi valutare:
- società di gestione: sarà importante che l’emittente sia un’azienda solida e con una trasparenza nel bilancio;
- data di emissione del fondo: indica quando l’ETF è stato inserito sul mercato;
- tipo di replica: dovrai scegliere tra un ETF a replica fisica e quella a replica sintetica;
- settore: è la composizione degli ETF che racchiuderà al suo interno l’asset con riferimento a uno specifico campo, come la robotica, materie prime o la green economy.
- rendimento: un termine che identifica la percentuale di crescita che potrà essere a base semestrale annuale o a lungo termine;
- capitalizzazione: è il valore complessivo del fondo in base alla portata degli investimenti.
- spese: quanto costa un ETF? È una domanda importante dato che si applicherà una specifica percentuale che può variare da un minimo dello 0,15% a valori più elevati.
Investire in ETF: quando comprarli?

Le domande sugli ETF sono tante. Il motivo? Sono degli strumenti che possono essere molto adatti per qualunque tipologia di strategia finanziaria, grazie al rischio variabile basso. Infatti, le loro caratteristiche li rendono molto utili per equilibrare il tuo portafoglio, offrendoti l’opportunità di ottenere un rendimento che sarà più o meno certo.
In questo modo potrai compensare le tue entrate, un fattore importante se vuoi vivere di trading, trasformando questa attività nel tuo lavoro principale.
Gli ETF possono essere molto utili se hai capitali ridotti e vuoi comunque ottenere un guadagno senza un elevato rischio nel breve e lungo termine. Inoltre, è un valido investimento se sei alle prime esperienze, dato che ti permetteranno di entrare su uno specifico settore di mercato, in base al tuo profilo di investitore.
Altro aspetto da considerare è che con gli ETF potrai realizzare un portafoglio molto equilibrato. Quanti ETF acquistare? Una domanda strettamente connessa ai tuoi obiettivi e all’importo di liquidità che hai a disposizione, oltre alla tipologia di asset già presente tra i tuoi investimenti. In linea di massima può essere utile puntare su almeno 2 ETF nel proprio portafoglio, diversificando i settori.
Quanto rendono i migliori ETF?
Come hai notato dalle diverse tabelle che abbiamo inserito, i migliori ETF ti offrono una possibilità di guadagno variabile. Infatti, il rendimento è direttamente collegato alla tipologia di asset al loro interno e soprattutto al comparto di riferimento. In linea di massima, avrai la possibilità di ottenere un incremento del tuo capitale che va dall’1,5% fino a raggiungere anche il 64%, rendendoli degli asset molto validi.
Quanto costa acquistare un ETF?

Altro aspetto da considerare riguarda il costo degli ETF. Le spese sono collegate principalmente ai seguenti fattori:
- sottoscrizione dell’ETF;
- costo di gestione del fondo;
- lo spread applicato nelle transazioni.
Nel primo caso, rispetto ad altri fondi di investimento, la sottoscrizione degli ETF non prevede una commissione iniziale. Dovrai valutare una spesa alla quale viene applicata una percentuale variabile sul rendimento ottenuto e che andrà a coprire la gestione da parte della società emittente del fondo.
Invece, lo spread è un costo che si applica sull’operatività sul fondo, applicando un differenziale tra il valore d’acquisto dell’ETF e il prezzo dell’asset sottostante. Questo potrà variare di diversi punti in base alla tipologia di fondo e al broker che verrà impiegato. Per esempio, nelle migliori piattaforme di trading, come eToro, questo valore è molto basso, offrendo ampie opportunità di investire.
Investire negli ETF: differenze con ETC e ETN

Gli ETF sono dei fondi e come tali sono composti da diversi asset. Cosa succede se si vuole investire solo su un titolo al loro interno? In teoria ciò non è possibile, dato che il regolamento su questi strumenti non lo permette.
Per questo sono stati sviluppati altri due prodotti finanziari che vengono sempre incorporati negli Exchange Trade Funds, ma che permettono di investire sulle singole materie prime o su un indice non azionario.
Nel primo caso si parlerà di ETC, ovvero degli Exchange Traded Commodities, e grazie ad essi potrai operare su un singolo prodotto, come il grano, l’oro o il rame. Nel secondo, degli ETN, ovvero gli Exchange Traded Notes, i quali si riferiscono a indici composti da asset che non sono azioni. Rispetto agli ETF, gli ETC e gli ETN prevedono un rischio maggiore, dato che sono emessi da specifiche società con una maggiore probabilità di default.
Investire in ETF: vantaggi e svantaggi
Operare sugli Exchange Traded Fund ti offre diverse opportunità. Infatti, avrai accesso a un numero elevato di ETF su settori diversificati. Inoltre, i rischi sono ridotti e potrai avere una certa sicurezza di ottenere un rendimento costante nel medio e lungo termine. Di seguito abbiamo indicato quali sono i principali pro e contro.
Pro | Contro |
Costi bassi | Rendimento nel medio e lungo termine |
Investimento anche con capitali ridotti | Non è prevista garanzia sul capitale |
Rating di rischio variabile | Potrai operare solo su un paniere di titoli |
Liquidità | |
Strategie diversificate | |
Sicurezza | |
Trasparenza |
Investire in ETF: conviene?

Come hai potuto leggere nel nostro articolo, gli ETF ti permettono di investire con un rischio relativo, che si adatta al tuo profilo di investitore e al tuo obiettivo, ottenendo un rendimento elevato.
Sono strumenti che potrai utilizzare sia nel momento in cui disponi di ampi capitali sia, se hai una liquidità ridotta. Inoltre, tra i vantaggi avrai massima trasparenza da parte della società di gestione e la certezza che tutti gli investimenti effettuati faranno riferimento solo ed esclusivamente alla natura del fondo.
A questo devi aggiungere una certa sicurezza sul tuo capitale, anche se non è garantito, dato che le possibilità che la società emittente vada in default sono molto limitate. Infine, sono degli strumenti finanziari convenienti, con costi limitati e senza la presenza di commissioni.
Investire in ETF: domande frequenti
Per investire in ETF dovrai aprire un account con un broker o una banca specializzata nella compravendita di questi strumenti. Scopri le piattaforme migliori.
Il numero di ETF su cui investire varia in base al tuo portafoglio e al capitale di cui disponi.
Avrai diverse opportunità di investire in ETF nel 2025, ti basterà leggere la nostra classifica dei migliori Exchange Traded Funds per l’anno in corso.