A partire dal primo trimestre del 2022, molti esperti hanno iniziato a parlare di un possibile ed imminente Bear Market, termine che indica una forte diminuzione delle attività finanziarie, spinte da una negatività sui mercati, su più settori di riferimento.

La pandemia da Covid-19, in associazione alla recente guerra fra Russia ed Ucraina, ha contribuito a portare ulteriori squilibri sulle maggiori piazze di scambio. Il risultato? Una contrazione delle maggiori Borse mondiali e dei principali indici di riferimento.

Uno dei più importanti, ossia il Nasdaq, che è sempre preso in considerazione un indicatore della salute del mercato USA, ha evidenziato brusche diminuzioni, raggiungendo punti di minimo mostrati nel 2020 (in concomitanza con la grande crisi pandemica).

Cerchiamo quindi di capire in modo semplice e diretto cosa si intenda per Bear Market, come investire senza lasciarsi influenzare dalla paura, ma soprattutto se il contesto attuale possa o meno considerarsi unmercato orso(termine per indicare un Bear Market).

Bear Market: cos’è?

Bear Market

Per definizione, un Bear Market non è altro che una diminuzione dei prezzi in un determinato mercato di Borsa. Quando ad essere in diminuzione sono più mercati, ossia più Borse, allora si tendono ad indicare Bear Market multipli, o globali (caso estremo).

Per capire in parole semplici il significato di Bear Market, è importante che tu conosca alcune leggi fondamentali dei mercati borsistici. Qualsiasi strumento finanziario ha una propria volatilità, ossia andamento al rialzo ed al ribasso, che si mostra in modo ciclico sul rispettivo grafico.

La stessa volatilità può essere evidenziata anche all’interno di un indice di Borsa, che come ben sappiamo racchiude al suo interno un insieme collettivo di strumenti finanziari, esprimendo l’andamento di un mercato più ampio.

Gli andamenti possono quindi essere due:

  1. al rialzo, con un aumento dei prezzi: in questo caso si parla di mercato toro, ossia bull;
  2. al ribasso, con una diminuzione dei prezzi: in questo caso si parla di mercato orso, ossia bear.

Prerogativa fondamentale per parlare di Bear Market è che la diminuzione sia pari ad almeno il 20%, rispetto al punto di massimo registrato, in un periodo minimo due mesi. Segue subito una tabella con alcuni esempi di Bear Market sullo S&P 500 Index.

PeriodoDurataPercentuale negativa
Dal 28/11/1980 al 12/08/198220,7 mesi-27,1%
Dal 25/08/1987 al 4/12/19873,4 mesi-33,5%
Dal 24/03/2000 al 9/10/200231,0 mesi-49,1%
Dal 9/10/2007 al 9/03/200917,2 mesi-56,8%

Prossimo Bear Market

Adesso che abbiamo compreso cosa sia un mercato orso, è bene chiedersi se il periodo attuale possa o meno considerarsi tale e cosa aspettarsi da un eventuale e prossimo Bear Market. Vediamo quindi di analizzare alcuni dei principali mercati mondiali.

Tenendo in considerazione le caratteristiche chiave esposte in precedenza, sulla durata di due mesi e sul valore minimo di discesa pari almeno al 20%, è bene ricordare come non tutti i mercati mostrino una diminuzione così drastica e continuativa.

Molti mercati sono in rosso, reduci anche le tensioni sui rapporti politici fra la Russia e l’Occidente, ma numerosi indici non hanno ancora mostrato una diminuzione superiore al 20% e non è quindi corretto parlare di Bear Market.

Soffermiamoci su tre mercati specifici:

  • mercato USA;
  • mercato obbligazionario;
  • il mercato delle criptovalute.

Bear Market USA

Bear Market NASDAQ

Il mercato borsistico americano è sicuramente uno dei più importanti al mondo e viene preso come punto di riferimento da esperti ed analisti. La Borsa di New York dispone di numerosi indici di Borsa ad elevata capitalizzazione, fra i quali S&P 500, Nasdaq e così via.

L’unico indice ad aver mostrato una diminuzione netta superiore al 20%, in un orizzonte temporale di due mesi, è stato il Nasdaq Composite. Qui in basso, hai la possibilità di visionare il suo grafico annuale, con i dati storici aggiornati.

Nasdaq composite Bear Market

Soffermandoci sull’ultimo bimestre del 2021 ed i primi 4 mesi del 2022, è possibile evidenziare la brusca discesa. Al 3 gennaio del 2022, il valore del Nasdaq Composite era pari a 15.832,80, scivolato in pochissimo tempo sotto gli 11.625 al 9 maggio.

Alla luce di ciò, è ancora presto per parlare di Bear Market a Wall Street, considerando quindi tutti gli indici di Borsa. Il mercato orso sul Nasdaq Composite rappresenta in ogni caso un evento molto raro ed un’avvisaglia da dover tenere in considerazione.

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Bear Market obbligazionario

Il discorso precedente si associa in modo parallelo anche al mercato obbligazionario. A preoccupare maggiormente gli esperti sono soprattutto:

  • gli aumenti sui tassi di interesse ufficializzati di recente dalla FED, costretta ulteriormente ad aumentarli per proteggersi da ipotetiche recessioni;
  • il livello di inflazione record, ai massimi da 40 anni.

Parlare di Bear Market sul mercato obbligazionario significa tuttavia tenere in considerazione le stesse caratteristiche esposte in precedenza. In assenza di un superamento del 20% in diminuzione, è possibile parlare di declino, ma non di mercato orso.

Prendendo in considerazione il Bloomberg Global Aggregate Index, che esprime da decenni l’andamento generale del mercato obbligazionario governativo e societario, è possibile sottolineare un crollo superiore al 10% dai massimi di gennaio 2021, con variazioni successive.

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Bear Market Crypto 2022

Bear Market Crypto

Il terzo mercato ultimamente associato al concetto di Bear Market è quello delle criptovalute. Tornando indietro di qualche mese, precisamente a novembre del 2021, è possibile ricordare la grande esplosione del comparto crypto, con numerose criptovalute all’apice.

Fra le stesse, anche il Bitcoin, che nella giornata del 10 novembre aveva ottenuto il suo livello massimo mai registrato, pari a ben 69.044,77 dollari per criptovaluta. Un trend al rialzo si è tuttavia mantenuto per poco tempo, visto il lento declino evidenziato nei primi mesi 2022.

Al momento di questa stesura, il prezzo del Bitcoin si assesta a 31.842 dollari circa, ossia una diminuzione rispetto ai punti di massimo pari al -53,9%. Una situazione negativa che può tuttavia evidenziarsi un po’ su tutto il mercato delle criptovalute.

Andamenti negativi che hanno portato più criptovalute ad elevata capitalizzazione a correggere il loro valore. A dimostrazione di ciò, anche una netta diminuzione sul livello di market cap globale, che hai la possibilità di visionare su questo grafico in tempo reale.

Sarà a questo punto fondamentale cercare di capire se i livelli mostrati in queste ultime fasi in declino rappresentino punti di ripartenza, per eventuali Bull Market (ossia fasi di forte ripresa), o punti di assestamento prima di nuove correzioni e quindi su nuovi andamenti Bear.

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Bear Market: quanto dura?

Arrivati a questo punto, è possibile chiederci quanto duri mediamente un Bear Market. Nonostante non esista una risposta precisa, alcune società di analisi professionali hanno stimato la durata media di un mercato orso.

Più nello specifico:

  • la media sulla ricorrenza di un Bear Market si aggirerebbe fra i 3,6 ed i 5 anni;
  • il tempo medio di durata di un Bear Market si aggirerebbe fra i 9,6 ed i 12 mesi.

Valori che ovviamente sono stati analizzati sulla base della storia e che non possono garantire certezze per il futuro. Uno degli aspetti che dovresti sempre tenere bene a mente è proprio l’imprevedibilità e la volatilità dei mercati azionari e finanziari.

Qualsiasi evento, anche se imprevedibile, potrebbe creare un Bear Market o un Bull Market anche in poco tempo, così come altri fattori potrebbero ribaltare completamente la situazione. Una buona analisi di mercato rappresenta in ogni caso un aspetto cruciale.

Cosa succede durante un Bear Market

Bear Market

Durante un Bear Market, abbiamo più volte ricordato come i prezzi di mercato subiscano una forte contrazione. Quali sono in tutto ciò gli aspetti che fanno scaturire il ribasso dei valori e la loro continuità per un tempo prolungato?

Alla base di tutto troviamo sempre la sfiducia degli investitori e ciò che viene chiamato un “sentiment di mercato negativo”, ossia un sentimento pessimista da parte di chi fa muovere il mercato. Presi dalla sfiducia, gli investitori sono portati a vendere, creando crolli dei prezzi.

Un evento che porta molto spesso numerosi effetti a catena, che possono generare ulteriori ribassi e quindi una fase di “mercato orso”. Fra gli stessi eventi, tuttavia non sempre presenti, è possibile ricordare:

  • una volatilità estremamente ampia, quasi incontrollabile;
  • una corsa degli investitori a dismettere i propri asset per paura di perdere di più;
  • effetti domino su eventuali mercati collegati;
  • il crollo netto può o meno essere sostituito da rimbalzi nel verso opposto.

Bear Market Vs Bull Market

Bear Market vs Bull Market

Contrariamente dal Bear Market, il Bull Market è la crescita improvvisa del mercato, anche in questo caso su percentuali molte volte maggiori al 20% e su un lasso temporale anche oltre i due mesi. Un evento quindi opposto al mercato orso, che prende anche il nome di mercato toro.

Diversamente dal Bear Market, che si basa sul concetto di sfiducia sull’andamento del mercato, il Bull Market si lega ad un ottimismo generale ed alla fiducia degli investitori. Un sentimento di mercato ottimistico, che spinge i negoziatori ad acquistare asset e a spingere i prezzi.

È in ogni caso opportuno sottolineare come, nonostante i due concetti siano opposti, nella maggior parte dei casi, a periodi di forti crolli seguono periodi di forti aumenti, ossia di riprese del mercato. Un evento tuttavia non scontato, vista sempre la presenza dell’imprevedibilità.

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Bear Market e recessione: differenze

Un aspetto che teniamo fortemente a precisare e che molte volte crea confusione soprattutto ad un trader principiante, è la differenza fra Bear Market e recessione. Cerchiamo di comprendere le differenze sostanziali seguendo alcuni punti chiave:

  • il Bear Market avviene quando i mercati mostrano una flessione negativa pari o superiore al 20% per due o più mesi;
  • la recessione avviene quando un’intera economia (americana, europea e così via) mostra un’andamento negativo (registrato anche da indicatori come il PIL) per almeno due trimestri di fila (ossia 6 mesi);
  • la recessione evidenzia quindi un’intera economia in pessimo stato, mentre il Bear Market è una possibile conseguenza (o evento in concomitanza), che evidenzia un cattivo umore degli investitori, ormai altamente scoraggiati.

Cosa fare in un Bear Market?

Bear Market cosa fare

Vediamo quindi di comprendere come comportarsi in caso di un Bear Market. Parola d’ordine è sicuramente “autocontrollo”, ossia imparare a gestire le preoccupazioni sugli andamenti di mercato in rosso, cercando di strutturare strategie ben organizzate.

Per fronteggiare eventuali periodi di incertezza, è inoltre opportuno (come consigliato dai migliori trader al mondo) strutturare sempre una corretta diversificazione del proprio portafoglio. Con la stessa è possibile diluire la componente del rischio su più strumenti finanziari.

Se ad esempio il Bear Market dovesse mostrarsi solamente sul mercato USA e non su quello Italiano, allora il trader con un portafoglio misto potrebbe tutelarsi dal ribasso almeno su una parte dei propri asset.

È in ogni caso fondamentale non lasciarsi mai prendere dall’ansia o dal momento negativo e procedere sempre con logica ed attenzione. Ricordiamo infatti come anche in caso di crollo dei prezzi, sia sempre possibile attuare strategie di short selling, ossia di vendita allo scoperto.

Quest’ultima si basa sulla presenza di specifici strumenti derivati (ossia CFD), che replicano l’andamento del sottostante, permettendo di agire sia al rialzo che al ribasso. Per iniziare, puoi sempre affidarti a un conto demo gratuito, proposto solo dai migliori broker di trading regolamentati.

Bear Market – FAQ

Cosa vuol dire Bear Market?

Il Bear Market è una situazione di forte sfiducia sul mercato, caratterizzata da una netta diminuzione dei prezzi.

Quanto dura un Bear Market?

Non è possibile indicare con certezza quanto duri un eventuale Bear Market. Nel nostro esposto trovi una stima proposta dalle principali società analitiche del settore.

Cos’è un Bull Market rispetto al Bear Market?

Contrariamente dal Bear Market, un Bull Market è una fase di ottimismo e di parallela crescita del mercato. Trovi ulteriori differenze ed approfondimenti all’interno del nostro articolo completo.

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